Dopo un lungo passaggio di lettere e informazioni tra il parlamento, il tribunale e i Letrados del congresso (supporto giuridico), la Mesa del congresso ha votato la sospenzione dei nuovi deputati Junqueras, Rull, Turull e Sànchez. Il voto non è stato unanime, visto che i due rappresentanti di Unidas Podemos hanno votato in contra, chiedevano più tempo per studiare la documentazione visto che l’assunto non era molto chiaro. Si tratta di una situazione inedita, visto che mai si era pronunciata una situazione similare. Dalla prassi, ci si aspetta che se un tribunale vuole giudicare dei parlamentari, deve farne richiesta alla camera, che se accettata, visto la gravità dei reati, passa automaticamente alla sospenzione. Ma in questo caso il processo era già in corso, e questo ha creato molti dubbi giuridici.
Però credo che l’assunto sia da leggere in chiave più “politica”. Da una parte, se il tribunale avesse fatto la richiesta (suplicatorio), avrebbe anche dovuto sospendere il processo, e se la sospenzione fosse durata più di un mese, il procedimento finirebbe del tutto azzerato, gli accusati in libertà, e tutta l’indagine dovrebbe ricominciare dal principio. Per questo motivo, con la scusa che il processo era già cominciato, il tribunale non ha fatto il suplicatorio.
Dall’altro lato, il governo socialista, essendo che domenica ci sono nuovamente le elezioni amministrative ed europee, non voleva essere costretto a prendere la decisione, per non dare ancora più forza al voto di indignazione che potrebbero prendere i partiti indipendentisti (Junqueras è anche candidato alle europee). Quindi avrebbe preferito che a decidere fosse il tribunale, che non lo ha fatto. Mentre subiva le forti pressioni dei partiti di destra, che avevano anche minacciato di denunciare la nuova presidente della Mesa, Meritxell Batet, per prevaricazione se avesse tardato nuovamente nella decisione. Quindi, stretta nella morsa, la Batet ha deciso per votare questa mattina, decretando la nuova anomalia democratica.
I socialisti, senza mai ammetterlo pubblicamente, hanno sempre visto di buon grado questa possibilità, semplicemente perchè con quattro deputati sospesi, si abbassa la soglia di maggioranza, e l’elezione di Sánchez a presidente del governo (al momento è “in funzione”), può avvenire senza dover ricorrere ai voti degli indipendentisti catalani (ma si di quelli baschi…).
Ora resta da vedere come si comporterà il senato con Raul Romeva. E vedo difficile che si distanzi dalla scelta del congresso.
Questa sera finisce ufficialmente la campagna elettorale. I fuochi sono principalmente puntati sulle comunali di Barcellona, dove i sondaggi danno la sindaca uscente, Ada Colau (Comuns/podem), a parimerito con Ernest Maragall di ERC. La prima dice che vorrebbe governare con l’appoggio sia di ERC che dei socialisti, cosa che ovviamente non sarà praticabile, specialmente dopo il voto di sospensione dei deputati di Madrid, fatto anche dai socialisti. Il secondo ha corteggiato molto la Colau per proporre una coalizione, e per questo è stato molto attaccato dal centrodestra catalano (Pdcat) per non allearsi con formazioni indipendentiste. Certo è che la situazione è paradossale, se ci andiamo a rileggere il sondaggio pubblicato mesi fa dal sito Barnaut, che ci spiegava che gli elettori dei Comuns e quelli di Esquerra, se si esclude il tema territoriale, la pensano praticamente allo stesso modo su quasi tutto. E visto che il governo di una città non dovrebbe discutere di indipendenza, l’alleanza sarebbe stata più che logica… Sempre dai sondaggi si deduce che la terza formazione che potrebbe arrivare a vincere la poltrona da sindaco, è quella dei socialisti catalani. Mentre il francese Valls sembra aver fatto il suo ennesimo buco nell’acqua (c’è chi ne vede già la fine della sua carriera politica). Vedremo i risultati lunedì mattina.
Il processo a Madrid continua con i periti. Ieri si è verificata una situazione paradossale: i due periti dell’accusa avevano calcolato le metrature dei locali usati per il referendum, considerato il loro valore catastale, per arrivare a definire un prezzo d’affitto da utilizzare per il reato di malversazione. Quelli della difesa gli hanno smontato tutto il lavoro. Per primo hanno sottolineato l’assurdo di considerare i 7.000 M2 di una scuola, invece di considerare solo i 300 M2 della sala di votazione, poi hanno smontato, legge alla mano, il concetto stesso di “prezzo di mercato” applicato a locali pubblici, aggiungendo poi che la legge prevede l’uso gratuito per attività pubbliche…
La prossima settimana inizierà la parte sulle prove documentali, principalmente i video della violenza del primo ottobre. E finalmente vedremo se il tribunale accetterà o meno le molte contraddizioni fatte nelle dichiarazioni degli agenti di polizia…
E, circa per il 10 giugno, è prevista la fine del dibattimento, con le dichiarazioni finali degli imputati. Per la sentenza vera e propria, dovremmo aspettare l’autunno, a essere ottimisti, o forse sarà un pacchetto regalo da mettere sotto l’albero…
Sarà un tranquillo weekend di paura di qua e di là dei Pirenei..non mancheranno le sorprese e, temo, non saranno necessariamente positive, anche se ovviamente non ho mai sperato tanto di sbagliarmi…la sospensione dei deputati prigionieri catalani potrebbe essere un boomerang di quelli che fanno male e lasciano il segno, vedremo…vivamente il 27, por favor!
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