La piazza, il parlamento, i giudici e l’Europa

Le piazze stanno respirando un po, anche se per sabato già si è convocata una nuova manifestazione, per la libertà di Pablo Hasél, per la libertà di Carles (uno dei cento fermati, che visto che ha precedenti in manifestazioni e che le convocazioni continuano, il giudice ha deciso di tenerlo dentro per evitare reiterazione del reato), per l’amnistia e con la richiesta dello scioglimento dell Brimo (brigada mobil, unità antisommossa).
Il corpo dei Mossos d’Esquadra ed in particolare la Brimo, sono entrati nel centro della discussione politica. L’occhio perso di una dicianovenne, la trappola in cui sono stati messi i manifestanti in Gran de Gracia hanno creato polemiche altrettanto importanti come quelle per le vetrine dei negozi vip del centro. E la formazione del nuovo governo catalano non ne è esente.
Per poter formare un governo indipendentista sono necessari i voti degli anticapitalisti della CUP.
La CUP già ha fatto sapere che non è interessata ad entrare nel governo, ma sarebbe disposta ad un appoggio esterno a cambio della presidenza della camera. La cosa piace anche fuori dal parlamento visto che la presidente della ANC (assemblea nacional catalana) si è detta favorevole visto l’attitudine alla disobedienza della formazione anticapitalista. Chi la digerisce meno sono il centrodestra di Junts, i quali si aspettavano di ricoprire loro il ruolo, visto che sono il socondo partito dell’indipendentismo… Ma il meccanismo è delicato. Se l’indipendentismo si accorda, cederà una vicepresidenza ai socialisti e riuscirà ad evitare l’entrata dei fascisti di Vox nel tavolo di presidenza, se non ci fosse l’accordo, i socialisti potrebbero ottenere la presidenza (e forse adirittura riuscire a formare un governo), e Vox potrebbe riuscire a inserire uno dei suoi nel tavolo… Anche i socialisti temono Vox, a quanto pare, ed hanno chiesto ai Comuns un accordo proprio per evitare l’entrata di Vox nel tavolo di presidenza, in caso non ci riuscissero gli indipendentisti.
Se anni fa il ruolo di presidente (e del tavolo) era più un posto onorifico, dal 2017 in poi è diventato un ruolo chiave. Lì si decidono quali leggi verranno votate e fu una parte fondamentale dell’ingranaggio del referendum come di altre battaglie indipendentiste. Non a caso, una ex presidente, la Carme Forcadell si trova tutt’ora in carcere…
Quindi, se non se la giocano male, presto potremmo avere una camera presieduta da un/una anticapitalista indipendentista disposto a tutto per disobbedire allo stato centrale, e un governo indipendentista con l’appoggio esterno della CUP, ma forse anche quello dei Comuns, che comunque sono favorevoli ad una amnistía e ad un referendum, anche se con la condizione che provenga da un patto con lo stato.
Anche a Madrid si stanno giocando accordi decisivi. Si sta per rinnovare il Consiglio Generale del Potere Giuridico (CGPJ), l’organo politico della magistratura. E per la prima volta nella storia spagnola, non saranno solo i due partiti storici ad avere rappresentanza, Il PP e il PSOE, ma si sta parlando anche di un giudice per Podemos, uno per i nazionalisti Baschi del PNV e incredibilmente uno anche per gli indipendentisti catalani di ERC.
Dove invece sta tirando una brutta aria per l’indipendentismo catalano, è nel Parlamento Europeo.
La Commissione Affari Giuridici della camera ha appena votato un documento, da presentare al voto del parlamento, dove si chiede di togliere l’immunità parlamentare a Puigdemont, Comín e Ponsatí. A detta dei tre europarlamentari, il documento ha al suo interno una serie di errori, oltre ad essere stato votato da una commissione con una formazione curiosa, visto che 20 membri rappresentavano i 27 stati, con altri 5 membri tutti spagnoli e tutti di partiti di centrodestra…
Sarebbe uno smacco politico e morale, ma non giuridico, visto che in caso di assenza di immunità, a decidere su un’eventuale estradizione, saranno i giudici dei rispettivi paesi di residenza, e già i giudici di Scozia, Germania e Belgio hanno deciso che non ci sono i margini per un’estradizione.

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